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PERSONAGGIO ![]() Profilo di Mario Bonfadini
E’ da considerare tra gli sperimentatori più abili, brillanti e produttivi di tutta la storia della scienza. Dotato di una considerevole capacità di apprendimento,
di intuizione e di abilità di esposizione. Si è buttato con passione e impegno nella attività della ricerca scientifica, senza aver frequentato studi superiori e
con limitate conoscenze matematiche. Le sue scoperte, specie quelle nel campo della elettricità e del magnetismo, hanno contribuito in maniera decisiva alla
formulazione della teoria dell’elettromagnetismo di Maxwell e alla realizzazione di apparecchiature fondamentali per lo sviluppo della tecnica a servizio dell’industria. Faraday nasce nel 1791 a Newington Butts, un villaggio nella periferia di Londra, in una molto povera, figlio di un fabbro e di una contadina, che si erano trasferiti dal nord in cerca di una sistemazione.Oltre allo stile di vita sobrio incide sulla maturazione umana di Michael Faraday una solida formazione religiosa, che l’ accompagnerà per tutta la vita e che darà tono e sfondo culturale ed esistenziale alla sua appassionata voglia di indagine. La famiglia apparteneva a una setta cristiana protestante denominata “sandemaniani”; si ispiravano alla vita delle prime comunità cristiane, contrari all’accumulo delle ricchezze, convinti che la natura sia vivamente regolata da leggi dettate dalla mente di Dio. Dopo aver ricevuto poco più di una istruzione primaria, all'età di 13 anni incomincia a lavorare nella bottega di un libraio, prima come fattorino e poi come apprendista rilegatore, condizione che gli permette di venire a contatto con tanti libri e di entrare nel mondo della scienza come autodidatta. Dopo aver assistito alle conferenze del chimico Humphry Davy, gli invia gli appunti ordinati e rilegati delle sue lezioni. Davy lo nomina suo assistente nel laboratorio della Royal Institution di Londra, all’età di 21 anni. Faraday resterà per tutta la vita legato a questa istituzione. In un viaggio in Europa, compiuto col professore, nella strana mansione di “cameriere”, ha la possibilità di incontrare eminenti scienziati del tempo e raccogliere un bagaglio prezioso di conoscenze e teorie che stimolano la sua voglia di ricercatore. Nel 1816 pubblica il suo primo articolo scientifico e nel 1823 diventa membro effettivo della Royal Society; direttore di laboratorio nel 1825, nel 1833 è nominato professore di chimica a vita. Faraday si inserisce inizialmente nel lavoro di ricerca in campo chimico svolto da Dewy. Lo continua in forma autonoma, giungendo ad alcune importanti risultati: scoperta di due nuovi cloruri del carbonio, liquefazione del cloro e di altri gas, isolamento del benzene. Nel 1834 giunge alla formulazione della legge della elettrolisi (1834). La sua attenzione ai “fluidi” e alle loro proprietà influisce sulle intuizioni che va esplorando circa la natura della elettricità e del magnetismo e si convince sempre di più che sia possibile comporre in unità spiegazioni e leggi apparentemente slegate fra loro. Sulla natura della elettricità Faraday tende a distaccarsi dalle concezioni del tempo, pensandola come una delle tante manifestazioni delle forze unificate della natura. Con la sua abilità di sperimentatore rigoroso entra in campi già esplorati dai predecessori, Coulomb, Ampere, Oersted ed in particolare esamina le interazioni esistenti fra elettricità e magnetismo. E’ convinto della possibilità di dare una spiegazione unitaria dell’insieme dei fenomeni che vari sperimentatori avevano studiato elaborando delle leggi empiriche in forma distaccata. Abbandona l’idea della azione di forze a distanza ed introduce il concetto di “linee di forza” preparando il terreno all’introduzione del concetto di campo elettromagnetico. Una idea che non trova inizialmente buona accoglienza da parte dei fisici teorici europei. Prevede e dimostra nel 1831 il fenomeno della induzione elettromagnetica formulandone la legge: una pietra miliare nel campo delle scienze applicate, per le importanti attuazioni seguite nel campo tecnico e industriale (produzione di energia elettrica). Nel 1845 prova sperimentalmente che un campo magnetico intenso può ruotare il piano della luce polarizzata (effetto Faraday). A dare credito a Faraday, alle sue intuizioni e ai modelli proposti è il grande fisico James Clark Maxwell che elabora la teoria unificata dell’elettromagnetismo, racchiusa tutta in quattro fondamentali equazioni, dando forma e sintesi rigorosa all’insieme delle formule elaborate nel vasto lavoro sperimentale (1865). Faraday non aderìsce all’ invito del governo britannico di partecipare allo studio sulla produzione di armi chimiche durante la guerra di Crimea. Per coerenza con le sue convinzioni e le sue scelte di vita rifiuta l’onorificenza di cavaliere e per due volte la candidatura a Presidente della Royal Society. Rifiuta anche la proposta di sepoltura nella Abbazia di Westminster. Mantiene il suo stipendio a bassi livelli, integrandolo con lavori aggiuntivi, come insegnante, conferenziere e pubblicista. Nella vecchiaia gli vengono assegnati una pensione governativa ed un alloggio pubblico. Faraday ha descritto i suoi numerosi esperimenti sulla energia elettrica e sull'elettromagnetismo in tre volumi intitolati Ricerche sperimentali di energia elettrica (1839, 1844, 1855); il suo lavoro nel campo della chimica è stata raccontato in Ricerche sperimentali in Chimica e Fisica (1858). Faraday cessa il lavoro di ricerca nel 1855 a causa del calo dei poteri mentali, ma continua come docente fino al 1861. Continua comunque i “Friday Evening Discourses” (fino a un totale di 123) ed anche le Conferenze di Natale, dedicate ai giovani, che aveva inaugurato nel 1826. La conferenza del 1859 trattava delle varie forze in natura e quella del 1860 della storia chimica della candela. Entrambe, pubblicate, divengono dei piccoli classici. Muore nel 1867; viene sepolto nel cimitero comune, nel settore dei “dissidenti” in quanto non aderente alla confessione anglicana. E’ posta una placca in sua memoria nella Westminster Abbey, vicino alla tomba di Isaac Newton. Torna all'indice |
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NEWS Scienza e fede. Big Bang o esistenza di Dio, le prove da sole non bastano
Il discorso sulla fede e quello sulla scienza ci costringono a riflettere in ultima analisi sull’umano e sulle coordinate fondamentali della vita,
ivi compresa la capacità di pensare.
Articolo di Roberto Presilla in "avvenire.it", venerdì 27 dicembre 2024
Scienza e fede in Georges Lemaitre
L'onestà intellettuale di Georges Lemaìtre, padre del Big Bang, cosmologo e sacerdote cattolico, caratterizza tutto il suo percorso riguardo
alla relazione scienza-fede. La sua sintesi personale prende le mosse dal concordismo, che tuttavia viene subito superato dall'affermazione
di «due vie» diverse per parlare del mondo e di Dio. Nella maturità asserirà che Dio resta sempre «nascosto» (cache).
Articolo di Ignacio Nùnez
de Castro S.I., in "LA CIVILTA’ CATTOLICA", 4185, 2/16 novembre 2024, 294
Come scienziato, esercitava un lavoro sempre secolare; da credente, contemplava le orme di Dio in tutte le creature. L'Autore dell'articolo è professore emerito di Biochimica e Biologia molecolare presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Malaga. Il fallimento della Cop29 raccontato con tre numeri
L’accordo raggiunto alla COP29 di Baku ha insomma suscitato diverse critiche, principalmente da parte dei paesi in via di sviluppo e delle nazioni vulnerabili
agli effetti del cambiamento climatico.
Articolo da "www.infodata.ilsole24ore.com", 11 novembre 2024
Cop29, anche l’ecologia ha bisogno di multilateralismo
A Baku, in Azerbaijan, aperta la seconda settimana di lavori del summit sul clima
Articolo di Pierluigi Sassi su "www.vaticannews.va", 18 novembre 2024
ECCO alla COP29
La 29esima Conferenza delle Parti (COP29) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC)
si terrà a Baku, in Azerbaigian, dall’11 al 22 novembre 2024.
Prima pagina del sito "eccoclimate.org"
Intelligenza artificiale ed etica: una rivoluzione umana, molto umana
Un articolo di Corradi, pubblicato su "www.ilsole24ore.com", 21 settembre 2024
Vedi il testo in pdf
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Vedi sul sito
La scienza secondo Karl Popper - il libro in edicola con il «Corriere», 17 agosto 2024 Vedi il testo Il telescopio Webb individua molecole di carbonio nel disco di una stella
Attorno a una piccola stella si trova una nube di gas e polveri ricca di carbonio, che potrebbe dare origine a pianeti simili alla Terra.
L'ha individuata il telescopio spaziale James Webb e le immagini, con un dettaglio senza precedenti, sono state analizzate sotto la guida
di Thomas Henning, dell'Istituto tedesco Max Planck per l'Astronomia, e pubblicate sulla rivista Science.
Vedi articolo su "www.globalscience.it", 7 giugno 2024 Il Creatore e le ipotesi della Scienza
Volere una prova scientifica di Dio, significherebbe abbassare Dio al rango degli esseri del nostro mondo, e quindi sbagliarsi già
metodologicamente su quello che Dio è. La scienza deve riconoscere i suoi limiti e la sua impotenza a raggiungere l’esistenza di Dio:
essa non può né affermare, né negare questa esistenza. Da ciò non deve tuttavia trarsi la conclusione che gli scienziati siano incapaci
di trovare, nei loro studi scientifici, motivi validi per ammettere l’esistenza di Dio. Se la scienza, come tale, non può raggiungere Dio,
lo scienziato, che possiede un’intelligenza il cui oggetto non è limitato alle cose sensibili, può scoprire nel mondo le ragioni per
affermare un essere che lo supera. Molti scienziati hanno fatto e fanno questa scoperta».
Vedi articolo di Andrea Tornielli, in "www.vaticannews", 4 aprile 2024 Vedi il testo nei formati - (doc) - (pdf) Altro che secoli bui. Il medioevo fu illuminato dai monasteri
Se nei primi secoli dell’era cristiana si discusse sull’opportunità di studiare greci e latini, l’era di mezzo rifulse per la scelta
nei monasteri di approfondire le scienze e i classici Vedi articolo da "www.avvenire.it", 8 marzo 2024 Dopo l'antropocentrismo: equilibrio cercasi tra uomo e altri viventi
Negli Annali del Centro studi di Gallarate il punto sui diritti del mondo naturale e sulla necessità della sua salvaguardia
evitando biolatria e biocentrismo.
Articolo su "www.avvenire.it" di Giovanni Scarafile, 29 gennaio 2024,
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A Baku, in Azerbaijan, aperta la seconda settimana di lavori del summit sul clima
Articolo di Pierluigi Sassi su "www.vaticannews.va", 18 novembre 2024
COP 29, "è arrivato il momento della verità": tutto quello che c'è da sapere sulla Conferenza sul clima del 2024
I rappresentanti di quasi 200 paesi si incontreranno dall'11 al 22 novembre 2024 alla COP29, a Baku, in Azerbaigian.
Un aspetto chiave sarà quello dei finanziamenti: investire in un pianeta abitabile per tutti sarà il tema centrale.
Articolo su "www.ilmeteo.net", 11 novembre 2024
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SEGNALAZIONI Museo Galileo
Il Museo di Firenze, raccoglie il materiale proveniente dal Reale Museo di Fisica e Storia Naturale, fondato nel 1775 dal granduca
Pietro Leopoldo di Lorena ed altri strumenti degli anni successivi. In un settore sono esposti strumenti e cimeli di Galileo Galilei,
oltre agli strumenti rinascimentali e dell'Accademia del Cimento.
Il sito del "Museo Galileo", oltre a presentare le collezioni esposte e a descrivere alcuni dei pezzi più significativi, dedica pagine
ad argomenti scientifici, informa su iniziative, con una particolare attenzione alla didattica della scienza.
Vedi il sito "www.museogalileo.it"
Il tetraquark scoperto al CERN Vedi articolo su "flaminiaedintorni.it", 3 agosto 2021 Lorenzo Baglioni: l'ironia è la chiave. Musicale Articolo da "www.almanacco.cnr.it", 21 aprile 2021 Vai alla pagina che riporta alcune delle sue canzoni "didattiche" Torna all'indice
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AFORISMI-FRASI | ||
Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Riguardo l'universo ho ancora dei dubbi. Albert Einstein
Qualsiasi marmocchio può uccidere una pulce: tutti gli studiosi delle accademie del mondo non sono in grado di crearne una. Albert Einstein
La scienza à un importante strumento di conoscenza. L'errore è pensare che sia il solo. Tiziano Terzani
Chi ha raggiunto lo stadio di non meravigliarsi più di nulla dimostra semplicemente di aver perduto l’arte del ragionare e del riflettere. Max Planck
Se quando studi la scienza da molto tempo e con molto serietà, non ti senti pazzo… non hai capito nulla. Fred Alan Wolf, in "What the bleep do we know?"
È possibile che tutto possa essere descritto scientificamente, ma non avrebbe senso, sarebbe come se descrivessimo una sinfonia di Beethoven come una variazione nelle pressioni di onde. Albert Einstein
Dimmi e io dimentico. Insegnami e io ricordo. Coinvolgimi e io imparo. Benjamin Franklin
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