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INDICE |
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PERSONAGGIO
AL-KHWARIZMIMatematico, astronomo, geografo e cartografo
Poco sappiamo della vita privata di Muḥammad ibn Mūsā al-Khwārizmī (780 ca.- 850 ca.), ma di certo la sua fama di grande scienziato è rimasta forte e intatta nei secoli.
Originario di una località della regione centroasiatica chiamata Corasmia, che faceva parte della antica Persia, (oggi in Uzbekistan). Ma la sua attività di studio, di ricerca, di produzione e di divulgazione si svolse principalmente a Bagdad, che durante il califfato di Al-Maʾmūn (813-833) divenne il più importante centro culturale d’epoca medievale (***). In campo astronomico completò le Tavole del Sindhind (Zij) di al-Fazārī, organizzandole in 37 capitoli, 116 tabelle e una tabella dei valori seno, ma giunse anche a guidare la squadra di astronomi dell’osservatorio di Shammasiya. Fu proprio in quel periodo, tra l’altro, che gli scienziati cominciarono a mettere insieme idee e competenze e a collaborare tra loro per risolvere i vari problemi che avevano di fronte. Nella geografia al-Khwārizmī diede il suo notevole contributo tanto da meritarsi, secondo alcuni, il titolo di primo geografo dell’Islam. Un altro problema di ordine religioso riguardava la posizione esatta della Mecca, che era essenziale ai fini della preghiera. Così il califfo diede l’ordine di realizzare una carta geografica del mondo e di misurare la circonferenza della Terra: due progetti che videro al-Khwārizmī in prima linea. Nel suo Libro sulla forma della Terra – una rivisitazione della Geografia di Tolomeo – lo scienziato persiano fornisce istruzioni per una nuova mappa del nostro pianeta migliorando i dati tolemaici: corregge la latitudine del Mar Mediterraneo da 63 a 50 gradi e la posizione di alcune città africane e asiatiche; presenta, inoltre, le coordinate di altre località. Il contributo scientifico di al-Khwārizmī più importante fu, tuttavia, nel campo della matematica. A lui, infatti, è riconosciuto il merito di aver reso l’algebra una disciplina indipendente dall’aritmetica e dalla geometria. Lo stesso termine algebra deriva dalla parola araba al-jabr (dalla radice verbale: “riparare, mettere a posto”) che compare nel suo trattato Compendio sul calcolo per completamento e bilanciamento. In quest’opera lo scienziato persiano, con un approccio innovativo, definisce le regole dell’algebra per un suo utilizzo universale e applicabile negli svariati contesti della vita quotidiana. Grazie a questo trattato, per la prima volta, l’incognita (x), che egli chiama al-shay’ (in arabo: “la cosa”), diventa un oggetto e abbiamo un metodo generale che ci consente di risolvere le equazioni lineari e quadratiche attraverso uno schematico procedimento di calcolo: l’algoritmo. Anche il termine algoritmo è legato ad al-Khwārizmī per via della latinizzazione del suo nome. Vedi alla pagina "Scienziati" Torna all'indice |
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SEGNALAZIONI Museo Galileo
Il Museo di Firenze, raccoglie il materiale proveniente dal Reale Museo di Fisica e Storia Naturale, fondato nel 1775 dal granduca
Pietro Leopoldo di Lorena ed altri strumenti degli anni successivi. In un settore sono esposti strumenti e cimeli di Galileo Galilei,
oltre agli strumenti rinascimentali e dell'Accademia del Cimento.
Il sito del "Museo Galileo", oltre a presentare le collezioni esposte e a descrivere alcuni dei pezzi più significativi, dedica pagine
ad argomenti scientifici, informa su iniziative, con una particolare attenzione alla didattica della scienza.
Vedi il sito "www.museogalileo.it"
Il tetraquark scoperto al CERN Vedi articolo su "flaminiaedintorni.it", 3 agosto 2021 Lorenzo Baglioni: l'ironia è la chiave. Musicale Articolo da "www.almanacco.cnr.it", 21 aprile 2021 Vai alla pagina che riporta alcune delle sue canzoni "didattiche" Torna all'indice
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| AFORISMI-FRASI | ||
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Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo. Voltaire
Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Riguardo l'universo ho ancora dei dubbi. Albert Einstein
Qualsiasi marmocchio può uccidere una pulce: tutti gli studiosi delle accademie del mondo non sono in grado di crearne una. Albert Einstein
La scienza à un importante strumento di conoscenza. L'errore è pensare che sia il solo. Tiziano Terzani
Chi ha raggiunto lo stadio di non meravigliarsi più di nulla dimostra semplicemente di aver perduto l’arte del ragionare e del riflettere. Max Planck
Se quando studi la scienza da molto tempo e con molto serietà, non ti senti pazzo… non hai capito nulla. Fred Alan Wolf, in "What the bleep do we know?"
È possibile che tutto possa essere descritto scientificamente, ma non avrebbe senso, sarebbe come se descrivessimo una sinfonia di Beethoven come una variazione nelle pressioni di onde. Albert Einstein
Dimmi e io dimentico. Insegnami e io ricordo. Coinvolgimi e io imparo. Benjamin Franklin
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